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Adrian Paci, Vite in transito, public program, PAC Milano

In occasione della mostra Vite in transito di Adrian Paci al PAC di Milano (dal 6 ottobre 2013 al 6 gennaio 2014) nctm e l’arte cura il Public Program Storie e transizioni nelle nuove geografie.
Quattro gli incontri:

martedì 8 ottobre 2013
WHERE LANGUAGE FAILS / Dove il linguaggio fallisce
con Anri Sala ed Edi Muka

Anri Sala e Edi Muka, come Adrian Paci, sono nati in Albania. Entrambi, come l’artista in mostra al PAC, hanno lasciato il paese in un momento di pressione politica ed economica per intraprendere un percorso artistico di grande vitalità.
Proprio come Adrian Paci, l’artista Anri Sala adotta nei suoi lavori uno sguardo di prossimità, si lascia ispirare dalle impreviste scoperte della vita quotidiana, ricerca tra le pieghe e ai margini della società i contesti su cui innestare la sua opera, affronta con grande rigore il lavoro artistico nei suoi aspetti concettuali, contenutistici e formali.
La mostra al PAC ospita un confronto inedito, che rivelerà sensibilità, motivazioni e modalità distinte e profondamente caratterizzate dei due artisti.
L’incontro si inserisce nel Public Program per la mostra realizzato grazie a nctm e l’arte, un progetto di sostegno all’arte contemporanea avviato nel 2011 da NCTM Studio Legale Associato e curato da Gabi Scardi.

martedì 12 novembre 2013
Marubi, un italiano a Scutari
con Lucjan Bedeni, direttore della Fototeca Marubi di Scutari conversa con Lucia Nadin Bassani, albanologa

La Fototeca Marubi, primo studio fotografico dell’Albania, fu fondata a Scutari dall’italiano Pietro Marubi nel 1856. Restò attiva fino a quando, nel 1970, divenne proprietà dello Stato Albanese.
La fototeca conserva oggi 180 mila fotografie. La storia dei Marubi esemplifica le tante storie di migrazione, integrazione e lavoro tra Italia e Albania.

martedì 26 novembre 2013
Dare forma al talento. L’uomo nell’età della tecnica
con Umberto Galimberti, filosofo

Tema della riflessione sarà la necessità di riportare l’uomo e la sua capacità d’agire al centro di una società in cui tecnica e tecnologia dovrebbero essere vissuti come strumenti che concorrono a dare valore a questa centralità.

martedì 3 dicembre 2013
Margini della crisi / Margini contro la crisi
con Federico Rahola, docente di Sociologia dei processi culturali presso l’Università di Genova

Per Rahola, più ancora della crisi che si è aperta nel 2007, conta il rischio che questa venga gestita e governata come opportunità per ridefinire al ribasso gli spazi in cui ci muoviamo e la nostra qualità della vita.
L’imperativo dell’austerità, il ricatto del debito e l’ingiunzione alla precarietà definiscono infatti una progressiva marginalizzazione del lavoro, dei diritti, della mobilità, all’interno di una più generale marginalizzazione dell’Europa. Se la crisi non ha margini, sembra però giocarsi tutta sui margini e i margini diventano il luogo da cui partire per costruire un’alternativa ai diktat di centri sempre più lontani e inafferrabili.

Storie e transizioni nelle nuove geografie
A cura di Gabi Scardi
PAC di Milano
6 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014

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Date
  • 6 Ottobre 2013