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Il recupero del Teatro Continuo di Alberto Burri

Nel 1973, in occasione della XV Triennale, Alberto Burri progettò e realizzò nel Parco Sempione il Teatro Continuo.

L’opera si presentava come una struttura palcoscenico ridotta all’essenziale. Era composta da una piattaforma sollevata da terra e da sei quinte laterali rotanti dipinte di bianco su una faccia, di nero sull’altra.

Collocato sull’asse ideale che collega il centro di Milano con Corso Sempione, il Teatro Continuo costituiva un cannocchiale prospettico che inquadrava e metteva in risalto la Torre del Filarete del Castello Sforzesco da un lato e l’Arco della Pace dall’altro.

Divenendo così parte integrante del Parco Sempione, del quale riprendeva il concetto portante degli assi ortogonali, l’opera si offriva come macchina scenica sempre predisposta per l’uso, libera sede, nel cuore di Milano, sia per attività e spettacoli artistici, sia per un utilizzo indipendente da parte di ognuno.

Con quest’opera Burri esprimeva il proprio vivo interesse per il teatro allargando la nozione di scena allo spazio urbano; e manifestava una decisa consonanza rispetto alla temperie culturale del momento, caratterizzata da una domanda di socialità e di condivisione e dalla tendenza a spostare l’operatività artistica dallo spazio deputato al contesto pubblico.

Fino al 1989 il Teatro Continuo è rimasto in situ e ha fatto parte di un insieme di particolare valore artistico e urbanistico comprendente i Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico e Accumulazione Musicale e Seduta di Arman, entrambi risalenti alla XV Triennale e tuttora presenti presso il Parco Sempione.

Nel 1984 Milano dedicava ad Alberto Burri un’ampia retrospettiva presso quel Palazzo Citterio che avrebbe dovuto diventare sede espositiva nell’ambito del progetto della Grande Brera.

Nel 1989 l’opera, a quel tempo bisognosa di manutenzione, viene demolita. Il fatto interrompe bruscamente il rapporto tra Burri e la città.

Nel 2008, a distanza di 25 anni, la Triennale di Milano ricuce questo rapporto dedicando a Burri una grande mostra antologica, nell’ambito della quale si documenta anche la vicenda del Teatro Continuo.

Nel 2012 inizia l’iter per reintegro dell’opera, che era rimasta viva nella memoria dei cittadini, reso possibile dall’esistenza di disegni e di dettagliati progetti originali dell’artista, messi a disposizione dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri. La proposta viene avanzata dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri e da Nctm Studio Legale, già impegnato a sostegno dell’arte contemporanea con il progetto nctm e l’arte.

Il Comune di Milano e la Fondazione La Triennale accolgono la proposta, che gode dell’autorizzazione dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Provincia di Milano.

Il rinato Teatro Continuo sarà donato al Comune di Milano e a Triennale di Milano, che ne prende in carico la gestione e la manutenzione.

La curatela scientifica del progetto è di Gabi Scardi.

Realizzazione, cantierizzazione e posa del Teatro Continuo sono affidati a Leggeri s.r.l., specializzata nell’esecuzione di opere di artisti.

L’opera viene consegnata alla Città nel 2015, nell’ambito delle attività legate al Centenario del Maestro, e torna a costituire, già durante EXPO 2015, una piattaforma di attività culturali partecipate.

Per Nctm Studio Legale questa è l’occasione per manifestare la rilevanza attribuita all’arte, soprattutto quando la sua azione si svolge in ambito pubblico e condiviso, e l’importanza attribuita alla dimensione territoriale.

Clicca qui per il video “Teatro Continuo (Scusi, Maestro)” di Nicola Campogrande, composto per festeggiare la ricostruzione del Teatro Continuo di Alberto Burri all’interno del Parco Sempione di Milano

Clicca qui per la conferenza stampa di presentazione del recupero del Teatro Continuo di Alberto Burri

Clicca qui per il video di  Combustioni, una danza per il Teatro Continuo di Burri

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Date
  • 28 Novembre 2019
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