Eva Koťátková

Nelle sue opere, che possono essere installazioni, sculture, collages o disegni, Eva Koťátková esplora le forme di potere e controllo esercitate dall’infrastruttura sociale e dalle istituzioni su chiunque, a qualsiasi titolo, si discosti dalla norma, o da ciò che viene percepito come tale. Gli esseri viventi, umani o animali, sono interpretati dall’artista come burattini, e i loro corpi alterati e manomessi si fondono con elementi meccanici dall’aspetto organico.

Le sue visioni stranianti, che manifestano una forte matrice surrealista, si mantengono giocose e serie al contempo, sebbene sembrino sempre emergere da dense profondità psicologiche.

Testimonia di questa impostazione la composizione di collages Documents of Violent Actions that (maybe) Happened Last Week. In queste immagini dall’aspetto onirico figure umane monche, ibridate con elementi animali o inanimati, ingabbiate in strane macchine, intrappolate da fili rossi, sembrano far riferimento a situazioni di controllo e di contenimento afferenti al quotidiano privato e collettivo.

L’artista evoca così la pressione sociale, la manipolazione, e una condizione di alienazione talmente radicata e sistematica da diventare usuale, ed essere vissuta con accondiscendenza. La sua attenzione costante nei confronti della dimensione onirica dice come i sogni sappiano restituire un quotidiano complesso, e nello stesso tempo costituiscano l’unico antidoto possibile alla contrazione della realtà fisica, mentale ed emotiva, alla frustrazione e alla perdita di immaginazione, alla sorda violenza che serpeggia ovunque.

Eva Koťátková, Documents of Violent Actions that (maybe) Happened Last Week, 2016, 9 opere su carta, dimensioni variabili