Marco Maria Zanin in dialogo con Leonardo Caffo, talk

L’incontro vede l’artista Marco Maria Zanin in dialogo con Leonardo Caffo, filosofo, scrittore e curatore editoriale

La poetica di Zanin, che verte sulle matrici sommerse del comportamento moderno, consiste in una rilettura, attraverso il prisma dell’arte, del rapporto tra uomo, territorio e tempo, e ha come punto di riferimento l’orizzonte legato alla terra e alle tradizioni popolari, con il loro sostrato di miti e di archetipi. La sua ricerca si nutre dunque di un’attenzione per gli aspetti antropologici della realtà.

Le opere sono spesso realizzate con materiali di risulta o di riciclo.
Lo sguardo dell’artista si acuisce attraverso la pratica della dislocazione: viaggiando Zanin mette in pratica uno “spostamento” che non è soltanto fisico, e acquisisce la distanza critica che gli consente una più autonoma analisi dei contesti sociali, che l’artista non manca di analizzare in un’ottica globale.

A partire da alcuni accenni al fenomeno che Canclini chiama l’arte “fuori di sé”, o a quella che Roger Sansi individua come una pratica collaborativa dell’arte con altre discipline, entrerò più nel merito di alcuni dei miei lavori recenti e in quella che è la traiettoria di Humus Interdisciplinary.