nctm e l’arte: Artists-in-Residence, XIV edizione. Le borse di studio sono state assegnate a Camilla Alberti e a collettivo damp

Il comitato di valutazione della XIV edizione di nctm e l’arte: Artists-in-Residence si è riunito lo scorso 22 giugno e ha individuato Camilla Alberti e collettivo damp quali assegnatari del bando. La decisione è stata approvata dal Comitato Arte di ADVANT Nctm.

Il comitato di valutazione ha come membro fisso la direttrice artistica di nctm e l’arte Gabi Scardi affiancata, di volta in volta, da critici d’arte contemporanea tra i più rigorosi del panorama artistico italiano, e da uno o più artisti assegnatari delle precedenti edizioni della borsa.

Per la XIV edizione del bando nctm e l’arte: Artists-in-Residence hanno partecipato all’analisi dei progetti candidati alla borsa la curatrice Lisa Parola e gli artisti Francesco Bertocco e Simona Da Pozzo, assegnatari della XIII edizione della borsa di studio.

I borsisti della XIV edizione di nctm e l’arte: Artists-in-Residence:

Camilla Alberti (Rho, 1994) una borsa di studio per la residenza presso La Wayaka Current – Desert 23°S (Deserto Atacama, Cile).
La scelta è ricaduta sull’artista perché si ritiene che la residenza in un contesto fortemente connotato come il Deserto di Atacama possa contribuire a una nuova declinazione del suo lavoro, già di per sé convincente. Il lavoro di Camilla Alberti si caratterizza per un’eterogeneità dei mezzi utilizzati e per gli interessanti risvolti della sua ricerca sui “mostri”: creazioni ibride che fanno riferimento a un connubio interspecie e a un rapporto tra natura e cultura.
La sua opera risulta essere in linea con modalità tipicamente contemporanee, ma si distingue per un tratto tagliente di grande efficacia.

collettivo damp (Alessandro Armento, Luisa de Donato, Viviana Marchiò, Adriano Ponte) una borsa di studio per la residenza presso Fabra i Coats-Fabrica de Creaciò Barcelona (Barcellona, Spagna).
Il lavoro di mappatura che il gruppo svolge in relazione all’urban stratum, ossia alla storia geologica e antropologica della città appare convincente nei suoi esiti artistici.
In particolare si apprezzano la metodologia presentata, la complessità di ricerca, l’idea di dissolvimento e di organicità e il confronto tra pratiche di collettivi e città diverse (Napoli e Barcellona).
Si evidenzia inoltre un atteggiamento antiretorico, seppur all’interno di un discorso criticamente strutturato. L’esito dei processi messi in atto da collettivo damp emerge con chiarezza nella formalizzazione dell’opera.

Qui per il comunicato stampa completo.