nctm e l’arte ospita la presentazione dell’artista Uriel Orlow
Il lavoro di Orlow affronta, con rigore e concisione, attraverso diversi linguaggi espressivi, il tema del passato, della storia e del suo retaggio, del rimosso e dei resti delle grandi ambizioni. Interessato all’idea di stratificazione temporale, l’artista affronta il nodo che lega il presente e il futuro a un passato irrisolto, cercando di fare luce sulle possibilità di comprendere l’oggi e di trovarvi un senso per il domani.
Alcune sue opere hanno riguardato, ad esempio, la realtà post-sovietica di luoghi dal passato complesso quali l’Armenia (Remnants of the Future, 2010-2012; Porous Present, 2010 – 2014). A questo paese si riferisce la serie entrata ora a far parte della collezione di nctm e l’arte: Still Aftershock.
L’opera prende avvio da una serie di immagini della distruzione causata da un terremoto che nel 1988 colpì Spitak, cittadina nel nord dell’Armenia, allora parte dell’Unione Sovietica.
Negli ultimi anni l’attenzione di Uriel Orlow si è spostata verso la storia coloniale e i suoi effetti sulla società attuale. La ricerca lo ha portato in Sud Africa, con un’indagine a lungo termine che coniuga materiali d’archivio e altri spunti, tutti legati all’ambito della botanica.
In occasione di Manifesta 12 (Palermo, 16.06/04.11.2018), l’artista ha realizzato la serie Talking to Trees dedicata ad alcuni alberi rappresentativi della storia d’Italia: il cipresso di San Benedetto, patrono della città di Palermo; l’Ulivo dell’Armistizio, che è stato testimone della Seconda Guerra Mondiale; e l’albero di Giovanni Falcone situato vicino alla casa del magistrato. Il progetto vede il sostegno di nctm e l’arte.





