Effe Minelli

Effe Minelli (Pompei, 1986) sperimenta diversi media, primi dei quali performance e scultura.

Le sue opere hanno origine all’interno della scena artistica di orizzonte internazionale e intersecano l’attuale riflessione sulle tematiche queer.

In Wet Flowers la pratica di recupero delle tecniche borboniche relative alla porcellana si unisce a una ricerca dell’artista sulla fragilità delle identità e dei riferimenti visivi che le nutrono. Le sculture sono realizzate coniugando una tecnica tradizionale, quella del bisquit, con l’uso di materiali organici quali stoppa, canapa, frammenti di gusci e di conchiglie. Il recupero di forme barocche, delle quali viene esasperato l’elemento metamorfico, si sposa in queste sculture con un intento esistenziale che si palesa, tra l’altro, nella loro estrema fragilità e nel fatto di mostrare anche il retro, come ad evidenziare lo scarto tra il palese, il celato, il rimosso.