Yael Bartana
Nazionalismo, guerra, spinte identitarie, ma anche la capacità di dissentire sono i temi centrali dell’artista israeliana Yael Bartana, che da sempre con il proprio lavoro evidenzia da un lato la tendenza dell’essere umano a mettere in campo ritualità complesse, dall’altro la discrepanza tra un immaginario artificialmente costruito e una realtà distopica.
Molte delle sue opere fanno riferimento alla realtà del suo paese. É da qui che Bartana trae metafore capaci di contribuire alla comprensione delle dinamiche ideologiche e politiche sottese a ogni comportamento individuale e collettivo. In queste opere l’artista esplora diverse situazioni e caratteristiche della società attuale, facendo emergere il vissuto, il sentire, il carico di memoria, le modalità complesse, in molti casi poco lineari, intervenute nella costruzione dell’identità nazionale.
Utilizzando video, fotografie e installazioni, Bartana invita a una riflessione sulle contraddizioni profonde di una realtà non facile da mettere in discussione in quanto condizionata dai traumi del passato e da tensioni sempre presenti.
The Recorder Player from Sheikh Jarrah, 2011, consiste in un video e in una serie di fotografie ambientati in un’area di Gerusalemme a lungo contesa. La popolazione palestinese è in procinto di essere evacuata. La giovane protagonista, che sembra partecipare a una manifestazione di protesta, suona con un flauto dolce le note dell’”Internazionale” davanti a uno schieramento di agenti della polizia israeliana, finché non riesce a infrangere il muro di sbarramento. L’opera, che ha l’andamento di una parabola, sottende l’idea che l’arte debba lottare per un’alternativa al disastro in corso.
Yael Bartana, The Recorder Player from Sheikh Jarrah, 2011, trittico fotografico, 30 x 45 cm
- 9 Aprile 2020