Ludovica Lumer, talk

nctm e l’arte ospita Ludovica Lumer studiosa di Neuroestetica al Department of Anatomy and Developmental Biology dell’University College di Londra

Ludovica parlerà, fra le altre cose, de La bella e la bestia, suo ultimo libro, che rappresenta una rilettura dell’arte contemporanea dalla prospettiva del sistema nervoso umano. 

Progressi spettacolari compiuti negli ultimi vent’anni hanno reso quasi facile lo studio del cervello, operando una radicale separazione tra le questioni scientifiche e il suo funzionamento. Siamo infatti arrivati a capire che il cervello non è un cronista passivo di ciò che avviene nel mondo esterno ma un partecipante attivo nel combinare la realtà fisica e i determinanti genetici e epigenetici della funzione cerebrale nella creazione del mondo che esperiamo. E così risposte che sembravano impossibili sono arrivate dalla neuroscienza, per esempio sulle connessioni neurali nell’amore, nel desiderio e nella bellezza, o i determinanti neurali dell’identità, dell’empatia e delle relazioni sociali. Nell’approccio a questi temi, la neuroestetica è diventata uno strumento potente che gioca un ruolo chiave nello studio delle modalità di costruzione cognitiva del cervello e delle relazioni con il mondo esterno. I primi passi nella neuroestetica hanno tratto ispirazione dall’arte classica, in particolare dall’impressionismo e da artisti come Mondrian, per disegnare nuovi paradigmi di esperienza relativi alla forza del colore e alla percezione degli oggetti. Più recentemente, la neuroestetica si è avvicinata all’arte contemporanea, come strumento in grado di cogliere la cornice in cui studiare la base neurale dell’esperienza in tutta la sua complessità. L’evoluzione costante nella quale siamo immersi ha plasmato il nostro sistema nervoso in un modo tale per cui, grazie all’arte, è possibile estrarre stabilità da ciò che stabile non è.

Insieme esploreremo come la ricerca, forse irraggiungibile, di questa stabilità abbia spinto il cervello umano, fin dalle origini della storia, verso la creazione artistica diventando la protagonista stessa dell’arte contemporanea.