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Paola Di Bello

Il lavoro fotografico di Paola Di Bello è centrato sull’atto stesso di fotografare, inteso come facoltà di presa dell’occhio rispetto al contesto. Consiste per lo più in una registrazione di situazioni quotidiane, talvolta ricercate o costruite, altre volte individuate casualmente. Ma il caso, si sa, può essere colto solo da occhi e da menti attenti. Animata da spirito indiziario, l’artista si interroga sulla conoscibilità delle cose. Esplora la sostanza della visione, il suo oggetto, ma anche l’ambito della percezione, ciò che vediamo e come lo vediamo, e ciò che non vediamo.

Si chiede perché di certe cose cogliamo alcuni aspetti e non le loro variabili, perché certe altre ci sfuggono o smettiamo di guardarle, mentre ancora racchiudono sorprese. Il suo obiettivo si concentra soprattutto sulla relazione tra la vita dell’uomo e la città.

L’elemento spaesante, che caratterizza molte sue immagini, corrisponde a uno sguardo che continuamente si riposiziona, reinquadra, mettendo in discussione l’aspetto univoco e la lettura predefinita delle cose, l’automaticità del pensiero e l’unicità dei momenti.